MUSEI

GALLERIA NAZIONALE DI COSENZA

Via Gian Vincenzo Gravina

Tel: +39 0984 795639

E-mail: drm-cal.gallerianaz-cs@beniculturali.it

Ingresso: € 5 (intero), € 2 (ridotto)

Giorni di apertura: chiuso Lunedì

Orari di apertura: 08:30-18:45

La “National Gallery” cosentina, situata nel centro storico della città ed ospitata nel Palazzo Arnone, maestoso edificio sorto nel Cinquecento sul colle Triglio. Nei suoi spazi espositivi si snoda un percorso che mostra momenti significativi dell’arte dal XVI° al XIX° secolo con opere di pittori nati in Calabria, come Pietro Negroni, Marco Cardisco, Francesco Cozza e di artisti napoletani che hanno influenzato la pittura locale. Di grande interesse è il nucleo costituito dalle opere di due protagonisti del Seicento: il calabrese Mattia Preti e il napoletano Luca Giordano. La sezione di opere grafiche di Umberto Boccioni documenta l’attività dell’artista dal 1906 al 1915, dagli anni della formazione fino alla piena affermazione futurista; di particolare interesse gli studi che rivelano la genesi de “La risata”, esposta nel Museum of Modern Art di New York. Grazie a donazioni e acquisti, la raccolta del museo include sculture di Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Emilio Greco, Antonietta Raphaël, Pietro Consagra, Mimmo Rotella, Bizhan Bassiri. Il museo espone, in comodato d’uso, la collezione Banca Carime, oggi proprietà di UbiBanca, che dalla piccola tavola raffigurante “Cristo al Calvario e il Cireneo”, attribuita a Giovanni Bellini, al pastello “Gisella” di Umberto Boccioni ripercorre le maggiori correnti artistiche dal Quattrocento al Novecento. Le espressioni artistiche contemporanee del territorio sono documentate dalle opere di Cesare Berlingeri e Alfredo Pirri.


Una delle sale espositive della Galleria Nazionale di Cosenza


MUSEO ALL’APERTO BILOTTI  (MAB)

Corso G.Mazzini – Piazza C.Bilotti

Tel: +39 0984 813336

Ingresso: libero

Giorni e Orari apert.: Sempre fruibile

Il fiore all’occhiello della città di Cosenza è questo museo all’aperto. E' stato realizzato in seguito alla ristrutturazione di una delle arterie principali della città di Cosenza, Corso Mazzini, trasformata in isola pedonale nel 2002 e si estende alle sue diramazioni, creando un percorso espositivo a cielo aperto. Inaugurato nel 2006, il museo si compone di opere provenienti dalla collezione donata al comune dai mecenati cosentini Carlo ed Enzo Bilotti, e da successive acquisizioni. Tra le sculture esposte, opere di Salvador Dalì, Giorgio De Chirico, Mimmo Rotella, Pietro Consagra, Amedeo Modigliani, Gino Severini, Giacomo Manzù, Umberto Mastroianni, Mario Sironi, Antonietta Raphael Mafai, come pure diversi lavori dello scultore francese Sasha Sosno.


Primo piano della scultura "San Giorgio e il drago" di Salvador Dalì


MUSEO CIVICO DEI BRETTII E DEGLI ENOTRI

Complesso Monumentale di S. Agostino - Salita S. Agostino

Tel: +39 0984 23 303

Sito internet: www.museodeibrettiiedeglienotri.it

E-mail: museo@comune.cosenza.it

Ingresso: € 4,00 (intero); € 3,00 (ridotto)

Giorni di apertura: MMGVSD

Orari di apertura: 9:00-13:00; 15:30-19:30

Conserva una collezione archeologica che comprende materiali provenienti dalla città e da località diverse della sua provincia e che abbracciano un ampio arco cronologico: dai resti ossei del Paleolitico superiore delle grotte di Cirella ai reperti protostorici della necropoli enotria di Torre Mordillo, dagli oggetti provenienti dalle aree sacre greche di Cozzo Michelicchio e S. Mauro fino a quelli attestanti la presenza dei Brettii e dei Romani a Cosenza.


MUSEO DEL FUMETTO

Via Salita Liceo n.1

Tel: +39 333 50 57 534

Sito internet: www.museofumetto.it

E-mail: info@museofumetto.it

Ingresso: a pagamento

Giorni di apertura: su prenotazione

Orari di apertura: su prenotazione

Il Museo del Fumetto, il primo nel mezzogiorno e l’unico in Italia, ha sede in un immobile di grande pregio storico-artistico all’interno dell'antico monastero di Santa Chiara, nel cuore della città vecchia di Cosenza. La cospicua collezione permanente vanta firme prestigiose del fumetto italiano ed internazionale tra cui Milo Manara, Gilbert Shelton, Coco di Charlie Hebdo, Enrique Breccia, Tanino Liberatore, Ivo Milazzo, Davide Toffolo, Angelo Stano e Max Frezzato. Il percorso di visita segue un ordine tematico e si snoda su quattro livelli principali: al piano superiore, la grande sala espositiva che ospita la cupola di copertura dell'antica chiesa di Santa Chiara, a dimostrazione del forte legame tra la contemporaneità delle esposizioni e l'antichità del luogo che le ospita. Ai livelli intermedi le sale espositive vengono introdotte dalle originali scale del complesso monastico e si alternano agli spazi dedicati a laboratori creativi e didattici. Al piano inferiore la sala dedicata alla moto del noto artista Andrea Pazienza, concessa da Marina Comandini, madrina del Museo. Tanti gli artisti di primo piano che in questi anni sono stati ospiti del Museo: Tanino Liberatore, Ivo Milazzo, Angelo Stano, Marina Comandini, Bruno Brindisi, Davide Toffolo, solo per citarne qualcuno.


Una delle sale espositive del Museo del Fumetto


MUSEO DIOCESANO

Piazza Parrasio n.16

Tel: +39 0984 68 77 50 | +39 338 83 42 468

Sito internet: www.museodiocesanocosenza.it

E-mail: info@museodiocesanocosenza.it

Giorni di apertura: LMMGVS (domenica e festivi su prenotazione)

Orario: 9:00-12:30; 15:00-18:00

Ingresso: libero

Il Museo Diocesano di Cosenza ha la sua sede tra il Palazzo Arcivescovile e la Cattedrale, in quelli che un tempo furono parte dei locali del Seminario Diocesano. La prima sala ospita opere recuperate in alcune chiese della Diocesi, tra cui il bellissimo polittico dell'Annunciazione (1545) della scuola del Negroni appartenente alla Chiesa di Borgo Partenope. Segue poi la "Sala delle Committenze" che raccoglie tele, argenterie, paramenti commissionati dagli arcivescovi cosentini nella storia plurisecolare. Degni di menzione: il calice "del Papa", grande opera in argento e filigrana proveniente da Marano Marchesato, le due statuette eburnee attribuite alla scuola di Michelangelo e il calice vitreo di Celico del XVI° secolo. La sala dei paramenti, con significativi manufatti del seicento in buono stato di conservazione, immette nel lungo corridoio dove sono collocate quattro statuette lignee del tesoro della Cattedrale e un Crocifisso cinquecentesco. In una sala semicircolare è custodita la preziosissima Stauroteca (o Croce reliquario), opera unica in oro sbalzato, filigrana a vermicelli, smalto, adamantini e cristallo di rocca, del XII° secolo. La tradizione vuole sia stata donata da Federico II di Svevia in occasione della consacrazione della Cattedrale nel 1222. Pertanto è diventata l'emblema della città. Nella grande sala che segue si può ammirare il calice "Torquemada" del XV° secolo e cogliere la profonda devozione mariana con icone del cinquecento, tele del seicento e settecento, e parte del ricco tesoro della Madonna del Pilerio, protettrice della città di Cosenza e dell'Arcidiocesi, con corone d'oro, monili, pietre preziose e gioielli. L'ultimo ambiente, la Pinacoteca, custodisce la splendida tela dell'Immacolata di Luca Giordano (XVII° secolo), il prezioso San Gennaro di Andrea Vaccaro (XVII° secolo) proveniente da Luzzi e le suggestive tele mariane di Giuseppe Pascaletti (XVIII° secolo).


MUSEO STORICO ALL'APERTO

Centro Storico

Sito internet: www.museocentrostorico.cs.it

E-mail: ffelicetti@hotmail.com

Giorni di apertura: sempre fruibile

Orario: sempre fruibile

Ingresso: libero

Questo museo si snoda lungo vari percorsi nel cuore della città vecchia di Cosenza. La storia della città, graficamente, è raccontata da artisti di fama internazionale provenienti da Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Italia e comprende venticinque pannelli murali giganti suddivisi in cinque aree riguardanti i diversi periodi storici, nell'ordine: il Percorso Bruzio di John Picking, il Percorso Normanno di Richard Whincop, il Percorso Svevo di Silvia Pecha, il Percorso Angioino di Alexandre Barbera Ivanoff, il Percorso Aragonese di G.D. Gonzales (Goyo).


Roberto il Guiscardo conquista Cosenza - Murales di Richard Whincop situato in via S.Tommaso


VILLA RENDANO - CONSENTIA ITINERA

Via Triglio n.21

Tel: +39 333 50 37 160

Sito internet: www.villarendano.it

E-mail: prenotazionivillarendano@gmail.com

Ingresso: € 5,00

Giorni di apertura: LMMGV (Sabato solo su prenotazione)

Orari di apertura: 9:00-13:00; 16:00-19:30

Consentia Itinera è l’offerta permanente dell’omonimo museo, articolata su 7 sale, che racconta Cosenza e la sua storia, mettendone in risalto il patrimonio artistico, il mito, gli eventi e l’identità.
Un vero e proprio tour di 45 minuti, alla ricerca delle origini, incentrato su uno storytelling avvincente ed affascinante, supportato dall’uso di tecnologie digitali, in grado di trasformare una semplice visita in un vero e proprio film. Il tutto completato da un volo virtuale sulla città contemporanea, condotto tramite visori VR, alla scoperta degli angoli più belli di Cosenza.
Un percorso nel quale apprendimento e intrattenimento si intersecano attraverso proiezioni immersive, animazioni e suggestioni sonore, che coinvolgono lo spettatore, rendendolo parte attiva delle proprie scoperte.


La facciata esterna di Villa Rendano


MUSEO INTERATTIVO DI ARCHEOLOGIA INFORMATICA  (MIAI)

Via Accattatis n.4

Sito internet: www.verdebinario.org

E-mail: museo@verdebinario.org

Giorni di apertura: visitabile solo su prenotazione

Orario: su prenotazione

Ingresso: € 3 (compresa visita guidata)

Il Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) è un'esposizione permanente di calcolatori storici, strutturata in sezioni che descrivono l'evoluzione del computer attraverso i decenni. Grazie ad un paziente lavoro di ricerca ed alla rete di relazioni con enti pubblici, tra cui diversi Dipartimenti dell'Università della Calabria, enti privati, associazioni e singoli cittadini, il MIAI ha ricevuto la donazione di materiale informatico di interesse storico, di documentazione cartacea e software originali. Il museo vanta oggi centinaia di sistemi tra cui il primo enorme mainframe VAX dell'Università della Calabria, vecchi cloni IBM, workstation UNIX, i primi computer prodotti da Apple e Olivetti e si arricchisce ogni giorno grazie alle donazioni di privati e di istituzioni. Gran parte delle macchine presenti nel museo sono funzionanti e vengono messe a disposizione dei visitatori di ogni età che possono così cimentarsi ad esplorarle con attività didattiche e ludiche. Durante la visita al museo gli ospiti sono incoraggiati ad utilizzare tutte le apparecchiature esposte, interagendo con sistemi esotici, divertendosi con videogiochi arcaici e sperimentando il buon vecchio software di una volta. Il primo sabato di ogni mese apertura speciale con approfondimenti dedicati a un singolo reperto del museo.