ENOGASTRONOMIA

Specialità gastronomiche tipiche cosentine sono, a partire dai primi: fusilli i casa cu sucu e purpette (pasta fresca fatta in casa con sugo fresco di pomodoro e polpette di carne), pasta e patate ara tijeddra (mezze maniche rigate al forno con patate a fette, caciocavallo silano, salame, uovo sodo, parmigiano grattugiato e abbondante passata di pomodoro), pasta e vruacculi (pasta e broccoli neri), lagane e ciciari (una sorta di pappardelle tagliate corte condite con ceci ed insaporite con un soffritto di olio, aglio ed alloro), pasta cu ra muddrica (vermicelli preparati con mollica e filetti di alici soffritti); a proseguire con i secondi ed i contorni: patate e pipariaddri (patate e peperoni fritti), vruacculi i rapa e sazizza (broccoli di rapa e salsiccia), patate 'mpacchiuse (patate tagliate larghe e sottili e fritte), purpetti i carne (polpette di carne preparate con aglio), mazzacorde (interiora di capretto con sale, pomodoro e peperoncino), braciole di maiale (carne di maiale con ripieno di uova, sale, mollica di pane, aglio), capuzze (testine di capretto o agnello giovane fatte bollire, riempite in superficie di mollica di pane con prezzemolo, infornate con patate). I ristoranti e le trattorie della città offrono una vasta gamma delle suddette specialità insieme ad altre prelibatezze culinarie regionali. Anche molte pizzerie, oltre a sfornare gustosissime pizze, propongono antipasti ed assaggi della cucina tradizionale.

Lagane e ceci alla cosentina servite nel tradizionale pentolino di terracotta


Tra le “stuzzicherie” tipiche troviamo i cuddrurieddri (ciambelle fritte preparate nel periodo dell’Immacolata ed in quello natalizio) che si possono gustare presso le numerose rosticcerie della città, nelle quali è possibile assaporare, inoltre, invitanti pizzette al taglio, calzoni, polpette, arancini e crocchette di patate. Per quanto riguarda i dolci, tra quelli tipici possiamo citare: turdiddri e scaliddre (dolci natalizi preparati con miele, farina e vino ricoperti di miele di fichi locale, di glassa di zucchero o semplicemente secchi), ginetti (ciambelle ricoperte di glassa), cuculi (morbida treccia preparata con farina, latte, olio, anice, uovo e zucchero durante il periodo pasquale), zeppole di San Giuseppe (zeppole fritte o al forno preparate durante tutto l’anno dalle pasticcerie della città, ma solo nel periodo della festività del Santo fatte in casa), varchiglie alla monacale (pasta frolla a forma di barchetta con ripieno di mandorle e ricoperta di cioccolato) ed i torroncini torrefatti da gustare presso il Gran Caffè Renzelli (C.so Telesio 71 - tel 0984 26814 – www.grancafferenzelli.it), locale storico situato nel cuore della città vecchia, cuculi (dolci tipici pasquali modellati con un uovo sodo intrecciato nell’impasto).

I famosissimi Cuddruriaddri di patate, emblema dello street food in città


Varie sono in città le pasticcerie ed i bar che preparano ottimi caffè, aperitivi, prodotti di tavola calda, gelati, sorbetti ed offrono una grande varietà di dolciumi lavorati artigianalmente. Anche le gelaterie della città offrono invitanti gelati, semifreddi, granite ed un’ampia varietà di gusti; tra quelle storiche si segnalano: l’Antica Gelateria Zorro (P.zza dei Valdesi n.235/237 - tel +39 347 09 20 812), la Gelateria Isonzo 31 (Via Isonzo n.31 – tel +39 0984 76 474) e Cosenza Kaffè (Via Panebianco n.600 - tel +39 0984 39 22 43).

Lo stesso Michele Tenore, celebre botanico, scrisse di Cosenza nel 1826: «Capoluogo…di eleganti botteghe da caffè e da sorbetti, che vi sono squisitissimi…». Come prodotti della terra tipici del cosentino meritano una citazione i fichi di Cosenza Dop (coltivati nelle serre consentine, nella valle del Crati e sui colli che attorniano il castello svevo, nella parte vecchia della città) raccolti tra agosto e settembre, lavorati a mano e preparati ricoperti di cioccolato, al miele, al mirto o semplici, farciti di mandorle e modellati a crocetta, a steccato, a treccia od a pallone dalle aziende Garritano 1908 (www.garritano1908.com) e Luigi Bertini (www.casabertini.it); si tratta di una qualità di fichi pregiata perchè di media pezzatura, con buccia chiara, polpa morbida ed, inoltre, hanno all’interno semi molto piccoli, quasi impercettibili al palato. Tale qualità di fico è un presidio Slow Food e non molto distante dalla città, precisamente nel comune di Torano Castello, è presente un consorzio di tutela che riunisce i coltivatori ed i trasformatori del prodotto. Rinomata è anche, nel territorio, la produzione di sale, precisamente la trasformazione delle pietre di sale (salgemma) provenienti dalle miniere della Sicilia in un prodotto fino e puro dalla ditta Borrelli (www.saleborrelli.it).

I fichi di Cosenza Dop


Cosenza è iscritta all’Associazione Nazionale Città del Vino, fa parte dell’area di riferimento di una Strada del Vino e dei Sapori (Strada del Vino e dei Sapori del Brutium) e conta un marchio DOP (Terre di Cosenza) per un vino prodotto nel proprio territorio. Tale vino è prodotto nelle seguenti varietà: rosso, rosato, bianco, rosso novello, rosso riserva. Tra i maggiori produttori di vino Terre di Cosenza DOP si segnalano le aziende: Cerzaserra Wine (C.da Fiego, Donnici - tel +39 348 54 06 647 - www.cerzaserra.it), Cantine Spadafora (Zona Industriale di Piano Lago, Mangone - tel +39 0984 969080 – www.spadafora1915.it), Terre del Gufo (C.da Albo San Martino 22, Donnici Inf. – tel +39 3337132722 – www.terredelgufo.it). Per quanto riguarda la produzione vitivinicola,Terre di Cosenza DOP Donnici è riservata ai vini Bianco, Rosso (anche con la menzione Riserva), Rosato, Passito Bianco, Passito Rosso, Vendemmia Tardiva Bianco, Vendemmia Tardiva Rosso, Novello e Magliocco (anche con la menzione Riserva) prodotti con uve tipiche del territorio di appartenenza. Il Terre di Cosenza DOP può presentare le specificazioni dei vitigni sottoindicati.Da vitigno bianco (anche Spumante, Passito): Greco bianco, Guarnaccia bianca, Malvasia bianca, Montonico bianco (localmente detto Mantonico), Pecorello e Chardonnay minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%.Da vitigno rosso: Gaglioppo, Greco nero, Aglianico, Calabrese, Cabernet Sauvignon e/o Cabernet, Merlot, Sangiovese minimo 85%, da soli o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 15%; Magliocco (localmente detto anche Magliocco dolce o Arvino o Mantonico nero o Lacrima o Guarnaccia nera - anche Riserva, Spumante Rosé, Passito) minimo 85%; possono concorrere, Greco nero, Gaglioppo, Aglianico, Calabrese, da soli o congiuntamente, fino a un massimo del 15%.Le caratteristiche di colore, profumo e gusto di ciascuna specifica sono quelle tipiche del vitigno e del terroir di provenienza. Nel mese di Ottobre, ogni anno, nella frazione di Donnici Inferiore si svolge la Sagra dell’Uva e del Vino Donnici Doc, con degustazioni, concerti musicali, spettacoli di strada e vendita di prodotti tipici vari. Altro vino a marchio Igt prodotto nel territorio è il Calabria.