48 ORE IN CITTA'

Quarantotto ore sono certamente poche per visitare una città, ma spesso occorre fare di necessità (soldi, lavoro) virtù e allora, talune volte, sono sufficienti.

1° giorno: La visita inizia dal cuore storico di Cosenza. Poco prima del Ponte Mario Martire che sovrasta il fiume Crati, si trova la Chiesa di San Domenico, la cui facciata presenta elementi in stile gotico ed il cui interno è in stile barocco. Proseguendo verso Piazza dei Valdesi, ci si può inoltrare in Corso Telesio, una lunga strada stretta ed in salita che attraversa trasversalmente tutto il centro storico cittadino. Passeggiare nel centro storico è particolarmente suggestivo soprattutto all'imbrunire quando le luci del corso e quelle delle abitazioni sembra ci riportino indietro nel tempo, nel periodo dell'Ottocento. La prima tappa significativa proseguendo sul Corso Telesio è la Casa delle Culture, antica sede del Municipio di Cosenza, struttura che ospita sale per dibattiti, convegni, conferenze, una mostra permanente sulla storia della città con cimeli, fotografie e abiti d'epoca facenti parte di collezioni private di nobili famiglie cosentine, una emeroteca, la ludoteca comunale e la sede del parco letterario Tommaso Campanella. Continuando la passeggiata sul corso, a breve distanza dalla Casa delle Culture, si trova Piazza Duomo con l'imponente facciata gotica-barocca della Cattedrale, tra i più famosi edifici sacri del Meridione, che ospita il sepolcro di Isabella d'Aragona della fine del 1200 ed il sarcofago paleocristiano, probabile tomba di Enrico VII di Hohenstaufen, figlio di Federico II. Proseguendo il cammino sul corso per 50 metri, si avranno alla propria sinistra i Ruderi di antiche abitazioni e scendendo verso Piazzetta Toscano si potranno ammirare l'opus reticulatum e tratti di mura di origine romana sovrastati da una imponente installazione in vetro ed acciaio. Risalendo e proseguendo il cammino su Corso Telesio si possono ammirare nella Piazza Parrasio alla propria sinistra il Palazzo Arcivescovile, il rinnovato Museo Diocesano di Cosenza ed i locali del caffè storico cosentino, il Gran Caffè Renzelli. Procedendo per 100 metri circa lungo il corso si potrà osservare alla propria destra la facciata rosata del Liceo Classico Telesio e, più avanti, il Palazzo del Governo, sede attuale dell'Amministrazione Provinciale di Cosenza, il Teatro di Tradizione Alfonso Rendano, progettato secondo canoni classici e restaurato nei primi anni 2000, e la Biblioteca Civica, sede dell'Accademia Cosentina e di una innovativa mediateca. Tutte e 3 le strutture sono situate in Piazza XV Marzo, che, inoltre, ospita gli incantevoli giardini e le fontane della Villa Vecchia.

2° giorno: Si parte da Via Gravina, dove ha sede la Galleria Nazionale di Cosenza con le sue collezioni permanenti con dipinti di Mattia Preti, Pietro Negroni, Luca Giordano e Jusepe De Ribera (Lo Spagnoletto). Si procede scendendo verso Via Alarico e visitando la Chiesa di San Francesco di Paola. Si oltrepassa il Ponte Alarico, al di sotto del quale si può scorgere il punto della confluenza del fiume Crati con il Busento, luogo in cui, secondo la leggenda, fu sepolto il re dei visigoti Alarico con il suo tesoro derivante dal Sacco di Roma, e si giunge a Piazza dei Bruzi, dove ha sede il Municipio. Da lì si può procedere lungo Corso Mazzini, elegante strada di circa un chilometro, da poco resa area pedonale, sede del Museo all'Aperto Bilotti, denominato anche Mab, e dei negozi più esclusivi della città. Il Mab, istituito nel 2005, è un museo all'aperto fruibile da tutti, di giorno e di notte. Ospita importanti sculture provenienti dalla collezione Carlo Bilotti; Manzù, Dalì, De Chirico, Rotella, Sosno, Consagra, Greco, Sironi, sono solo alcuni degli artisti rappresentati. Giunti in Piazza Kennedy si prosegue in direzione Piazza Bilotti, dove sono situate le ultime opere del Mab e numerosi negozi.